Domenica 26 Gennaio
Il Comitato Scientifico della Sezione del Club Alpino Italiano di Gioia del Colle “Donato Boscia” propone un’escursione all’interno del Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine:
“Ginosa e la sua Gravina: storia della civiltà della pietra”
Capi Gita:
Giuseppe Bianco 351 808 8716
Domenico Pignone 366 567 2611
Mariella De Palma 368 740 0764
Difficoltà: E (leggere scale delle difficoltà nel ns sito) https://www.caigioiadelcolle.
Lunghezza: 7 km circa
Dislivello positivo: 130 mt circa
Tempo stimato di percorrenza: 4 ore circa
Località: Ginosa (TA)
Iscrizione: riservata ai Soci del Club Alpino Italiano in regola con il tesseramento anno 2024-2025
E’ obbligatoria la preventiva iscrizione.
L’adesione dovrà essere comunicata ai referenti tramite messaggio WhatsApp, entro le ore 18:00 di venerdì 24 gennaio, indicando nome, cognome, data di nascita e Sezione di appartenenza.
NB Le iscrizioni dovranno essere comunicate solo ed esclusivamente agli accompagnatori e nei tempi prestabiliti.
Equipaggiamento:
Scarponi da trekking, possibilmente con protezione della caviglia (divieto perentorio di scarpe da ginnastica, o altre calzature pena l’esclusione), abbigliamento tecnico a strati, giacca anti vento/pioggia, occhiali da sole, cappellino, bastoncini da trekking, acqua (almeno 1.5 lt, non ci sono fonti lungo il percorso), pranzo al sacco, oltre alimenti energetici, fischietto, telo termico, kit pronto soccorso personale, torcia con batterie di ricambio. NB (L’uso della torcia sarà necessario per meglio visualizzare alcune cavità poco illuminate che visiteremo).
Si consiglia di lasciare in auto un cambio completo.
Organizzazione:
Ritrovo alle ore 8.00 presso Stazione Agip di Gioia del Colle https://maps.app.goo.gl/
Per coloro che raggiungeranno Ginosa direttamente l’appuntamento è alle ore 8.45 al seguente punto di ritrovo: Via Portaro https://maps.app.goo.gl/
Il punto di incontro o la località di partenza dell’escursione va raggiunta con mezzi propri.
Gli accompagnatori non si assumono la responsabilità di formare gli equipaggi nel caso di condivisione delle auto.
Si raccomanda la massima puntualità!
Obbligo del partecipante:
Essere fisicamente preparato e in possesso di abbigliamento ed attrezzatura adeguata all’escursione. *Gli accompagnatori si riservano il diritto di non ammettere all’escursione quanti non siano in possesso di abbigliamento idoneo e dei requisiti fisici e tecnici.*
Non prendere alcun tipo d’iniziativa e non allontanarsi dal gruppo senza aver prima consultato gli accompagnatori. Attenersi scrupolosamente alle disposizioni impartite dagli stessi, nonché collaborare al buon esito dell’attività.
I tempi di percorrenza sono indicativi, pertanto soggetti a variazioni dovute a cause di forza maggiore. Per alcun motivo non sarà permesso ai partecipanti abbandonare anzitempo l’attività.
E’ facoltà degli accompagnatori modificare il percorso anche durante l’escursione. In caso di previsioni metereologiche avverse, l’escursione potrà subire modifiche o essere annullata.
Descrizione del percorso:
Partendo dal borgo antico di Ginosa (Piazza dell’Orologio) il percorso, costeggiando il Castello Normanno, attraverserà la Via Matrice per condurci di fronte alla Chiesa Matrice per un briefing e per incontrare il Sig. Carmelo, ultimo abitante delle case dell’antico borgo, che ci accompagnerà con le sue storie di vita vissuta.
Attraverso una antica via che si narra sia stata attraversata dall’Apostolo Pietro nel suo viaggio verso Roma nel 49 DC, raggiungeremo l’antico insediamento di Rivolta, edificato dagli abitanti, a causa delle scorribande di barbari e saraceni nell’VIII secolo, con tecnologie simili a quelle di altri luoghi della Murgia come Matera o Gravina. Qui trovarono anche rifugio monaci Bizantini in fuga dalle persecuzioni iconoclaste conseguenti l’editto di Leone III del 730. Grazie anche alle loro conoscenze sviluppate in Oriente della lavorazione della calcarenite, una pietra calcarea friabile e facilmente lavorabile che forma la gravina, fu dato un particolare impulso alla escavazione delle chiese rupestri a partire dall’VIII secolo. L’uso continuativo di queste chiese è durato fino al 1765 quando venne dedicata la Chiesa Matrice alla Madonna del Rosario. Il distruttivo terremoto del 1857 pose inizio all’abbandono delle case rupestri.
Il villaggio rupestre di Rivolta ci mostrerà, oltre alle abitazioni e alle cantine per la vinificazione, anche cosa sia stata la complessa conoscenza idraulica di quelle genti per utilizzare l’acqua piovana in assenza di fiumi, per via del territorio carsico. Dai resti dell’antico forno comunitario avremo indicazioni sull’organizzazione sociale dell’abitato.
Attraversato il fondo della gravina visiteremo le chiese rupestri di Santa Sofia (XVI secolo) e Santa Barbara (secolo XII), un tempo riccamente affrescate, ma i cui affreschi sono oggi gravemente danneggiati dal tempo, dall’incuria e dalla stessa natura della calcarenite che tende a sfaldarsi con facilità. Un parziale restauro fu effettuato nel XX secolo ad alcuni affreschi di Santa Barbara. Avremo modo di ammirare la complessità della cosiddetta “architettura in negativo”.
Un breve detour ci porterà ad ammirare un piccolo capolavoro di “inganno della mente” che, attraverso fenomeni disgregativi naturali delle rocce, crea delle “immagini” di particolare suggestione.
L’escursione, tornati alla Chiesa Matrice, si svilupperà visitando alcuni scorci del borgo antico di Ginosa sviluppatosi dalla seconda metà del XVIII secolo per poi terminare alle auto.