1 settembre 2024 – “Circhi Glaciali” da Campitello Matese per il Monte Miletto e Colle Tamburo

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Domenica 1 Settembre
“CIRCHI GLACIALI” da Campitello Matese per il Monte Miletto e Colle Tamburo.
Le Sezioni del Club Alpino Italiano di Piedimonte Matese e Gioia del Colle “Donato Boscia” propongono un’escursione sui Monti del Matese.Capo gita:
Per la Sezione di Gioia del Colle
Umberto Spinelli 3398883908
Francesco Sportelli 3891209769

Per la Sezione di Piedimonte Matese
Gianni D’Amato 3420970734
Diego Reveglia 3280465343

Difficoltà:  EE (leggere scale delle difficoltà nel ns. sito)*
http://www.caigioiadelcolle.it/blog/scala-delle-difficolta/

NB  Per la lunghezza, il dislivello e diversi punti esposti su pareti strapiombanti, l’escursione è consigliata a chi ha già una buona esperienza escursionistica, non soffre di vertigini ed è in ottime condizioni fisiche.

Dislivello positivo:  1200 m circa
Lunghezza:  14 km circa
Tempo stimato di percorrenza:  10h ore circa (soste incluse)
Località: Campitello Matese (CB)

Iscrizione a numero chiuso, riservata esclusivamente ai Soci del Club Alpino Italiano in regola con il tesseramento 2024.

Per prenotazioni, conferme e ulteriori informazioni chiamare i Responsabili gita.
E’ obbligatoria l’iscrizione preventiva, inviando comunicazione tramite WhatsApp entro le ore 13:00 di venerdì 30 agosto.

L’iscrizione si intenderà accettata solo dopo aver ricevuto la conferma dal referente contattato.
NB Le iscrizioni dovranno essere comunicate solo ed esclusivamente ai responsabili di gita e nei tempi prestabiliti.Organizzazione: appuntamento domenica 1 settembre ore 8:00 a Campitello Matese (CB)
Coordinate: N41°46.1849’ E14°38.9343’
https://maps.app.goo.gl/j2bRjL5JeHYQMLYP7
partenza ore 8:30
A causa dei tempi di avvicinamento si consiglia di partire il sabato.

NB La località di partenza dell’escursione va raggiunta con mezzi propri. Gli accompagnatori non si assumono la responsabilità di formare gli equipaggi nel caso di condivisione delle auto.

Si raccomanda la massima puntualità!

Equipaggiamento: Scarponi da trekking con protezione della caviglia (divieto perentorio di scarpe da ginnastica, o altre calzature *pena l’esclusione*), abbigliamento a strati, giacca anti vento e pioggia, occhiali da sole, cappellino, bastoncini, acqua (almeno 2,0 lt, non ci sono fonti lungo il percorso), crema solare, pranzo a sacco e/o alimenti energetici, fischietto di emergenza, torcia con batterie di ricambio, telo termico, kit pronto soccorso personale (con evidenza del gruppo sanguigno, farmaci personali e segnalazioni di eventuali allergie).
Si consiglia di lasciare in auto un cambio completo di abbigliamento.

Obbligo del partecipante: Essere fisicamente preparato, ed in possesso di abbigliamento ed attrezzatura adeguata all’escursione. Attenersi scrupolosamente alle disposizione impartite dai referenti, non abbandonare il sentiero ed il gruppo, nonché collaborare per la migliore riuscita dell’escursione. I responsabili si riservano il diritto di non ammettere all’escursione coloro i quali non dimostrassero di essere in possesso dei requisiti fisici, tecnici o d’abbigliamento necessari. In caso di previsioni meteo avverse l’escursione potrà subire modifiche o essere rinviata a data da destinarsi.
I partecipanti sollevano i Capo gita e le Sezioni da ogni responsabilità per qualsiasi incidente o inconveniente dovuti alla propria personale imperizia o alla mancata osservanza delle regole dell’andare in montagna e di quanto indicato in questa scheda tecnica, che ogni partecipante con la sua adesione dichiara di aver letta ed accettata incondizionatamente in tutte le sue parti.

Descrizione del percorso:
I Circhi Glaciali dell’Aquilania, Folubrico e Fondacone, senza ombra di dubbio, l’angolo più impervio, selvaggio e spettacolare del Matese.
Da Campitello si sale fino alla vetta del Monte Miletto (2.050 m), si prende il sentiero 100DM, direzione ovest, che prima scende a Forca di Cane (1.930 m), e poi risale su Colle Tamburo (1.982 m). Proseguendo si scende ancora fino a quota 1.550 m, per poi lasciare il sentiero sulla propria sinistra e attraversare, senza perdere quota, una costa brulla per raggiungere l’ingresso del primo circo glaciale del “Folubrico”, evidente la forte azione erosiva dei ghiacciai esercitati sul calcare delle strapiombanti pareti rocciose esposte a nord, confermata dalla presenza degli scoscesi conidi che partono dalle loro basi e dalle numerose morene trascinate dai nevai ancora più a valle. Lo si attraversa in direzione est, mantenendosi vicino alle pareti rocciose e procedendo sul ghiaione su una traccia appena visibile fino a raggiungere l’ingresso del 2° circo, di dimensioni maggiori rispetto al primo e più impegnativo nell’attraversamento. In questo tratto si attraversano alcuni ripidi ghiaioni, seguendo una diagonale che sale verso est su un costone roccioso che separa il 2° circo dalla “Valle del Fondacone”. Aggirato il costone, si apre una vista spettacolare. Qui è ancora più evidente l’origine glaciale della valle, che ha formato al centro del circo due guglie Dolomitiche detti “Campanarielli”. La loro vista, da tutti i lati, ma in special modo dal vertiginoso sentierino a Est è di quelle che non si dimenticano.
Uno stupendo angolo di grande e incontaminata montagna.
Rimanendo a mezza costa sul lato destro del circo, si scende a monte delle due guglie in località “Arca di Pane” (1630m.), luogo in cui i pastori solevano fermarsi per rifocillarsi e per dissetarsi visto la presenza di una piccola sorgiva, sita nel greto di un canale, sede nei mesi primaverili di un copioso nevaio che l’attraversa. Proseguendo, il sentiero sale sotto le imponenti pareti di sinistra del circo su un breve ghiaione molto ripido che a valle, convergendosi, precipita dentro lo “Scaricaturo”, profonda incisione a sinistra dei “Campanarielli”, un tempo nevaio naturale. Oltre il ghiaione si sale su una diagonale che è molto esposta a valle su terrazzamenti rocciosi scavati in alcuni punti dai pastori locali per consentire il transito delle pecore e delle capre. Usciti dal Fondacone si piega verso est e, mantenendo la quota, si incrocia dopo poche centinaia di metri il sentiero 150 DM per poi proseguire in graduale discesa, passando per la Grotta delle Ciaole, fino a Campitello.
Diversi i motivi di interesse in primis l’aspetto geomorfologico del territorio, relativo alla formazione dei circhi glaciali, tra le ipotesi più attendibili quella che prima della glaciazione erano semplicemente degli imbuti dal profilo arrotondato scavati dall’erosione fluviale nelle masse rocciose. Con l’arrivo delle glaciazioni, le ultime risalgono 10.000/12.000 anni fa, gli imbuti vengono ricoperti dai nevai che successivamente si trasformano i ghiacciai in accrescimento e in movimento verso valle.
Il protrarsi delle glaciazioni i circhi vengono ampliati e le pareti esposte, in genere a nord, per l’effetto del gelo-disgelo si disgregano e si assottigliano sempre più trasformandosi in aspre creste o frastagliati torrioni o alti pinacoli. L’erosione delle pareti rocciose aumenta l’area della conca spianata assumendo la forma di un grande bacino circolare a catino. Appare evidente che i circhi dell’Aquilania sia uno zoonimo legato alla presenza dell’aquila ciò è convalidato dalla presenza a valle degli omonimi circhi, di un altro zoonimo “La Morgia dell’Aquila”, una elevata parete rocciosa che a picco precipita sulla sx del Vallone Grande, sito sul proseguimento sottostante la valle del Fondacone, alcune testimonianze locali confermano l’esistenza dello straordinario rapace fino agli inizi degli anni cinquanta. Un’altra presenza nella zona a livello faunistico di notevole importanza è data dal lupo, diverse piccole caverne situate sotto le ripide pareti dei circhi, conservano i resti delle loro prede.