La Sezione del Club Alpino Italiano di Gioia del Colle “Donato Boscia” insieme alle Sezioni CAI di Foggia, Bari e Coppo dell’Orso organizzano una escursione intersezionale nel Parco Nazionale del Gargano il “Giro dei Trabucchi” – Vieste – Santa Maria di Merino:
Difficoltà: E (leggere scale delle difficoltà nel ns. sito). https://www.caigioiadelcolle.it/blog/scala-delle-difficolta/
Dislivello: 250 mt circa/
Lunghezza: 12 km circa/
Tempo stimato di percorrenza: 7 ore circa/
Organizzazione: appuntamento alle ore 05:45 di domenica 20 marzo presso Livia Caffè Via Ignazio Lojacono 4 Bari https://goo.gl/maps/DKuYjgDCnwbagwv98
Accompagnatori: AE Marco Siano 392 8960635 – Umberto Spinelli – Michele Linzalone.
N.B. La località di partenza dell’escursione va raggiunta con mezzi propri, nel rispetto delle norme nazionali/regionali che regolano il trasporto in auto di persone non conviventi.
Gli accompagnatori non si assumono la responsabilità di formare gli equipaggi nel caso di condivisione delle auto.
Si raccomanda la massima puntualità!
Iscrizione: riservati ai Soci del Club Alpino Italiano in regola con la con tessera anno 2021 e nuovi iscritti anno 2022, per un massimo di 20 partecipanti. E’ obbligatoria la preventiva iscrizione inviando comunicazione tramite WhatsApp o SMS, entro venerdì 18 marzo alle ore 19:30 direttamente al responsabile dell’attività, che darà conferma, sempre via WhatsApp o SMS, ai partecipanti dell’avvenuta accettazione dell’iscrizione.
Previa comunicazione al responsabile dell’attività entro le 20:00 di domenica 13 marzo e fatte salve le disponibilità di posti, il giorno antecedente l’escursione è prevista anche la possibilità di pernotto con cena al prezzo di € 55,00 (da versare secondo le modalità che verranno spiegate) presso la seguente struttura: https://www.baiadegliaranci.it/agavi/
L’organizzazione non sarà responsabile in nessun caso per una eventuale disdetta del pernotto.
In ottemperanza alle indicazioni del CAI centrale (comunicazione n.3881 del 03/11/2021 e nr. 3057 del 29/07/2021) i partecipanti dovranno leggere scrupolosamente le “Note Operative”, e approvare il “modulo di autodichiarazione”, scaricabili in fondo all’articolo, che dovrà essere compilato e consegnato agli organizzatori prima della uscita. Inoltre tutti i partecipanti dovranno essere muniti obbligatoriamente dovranno essere muniti di Green Pass rafforzato.
Le note operative e il modulo da firmare, sono disponibili anche sul ns. sito https://www.caigioiadelcolle.it/blog/2020/06/6-giugno-2020-indicazioni-operative-per-la-ripresa-delle-escursioni-sociali/
Equipaggiamento: scarponi da trekking, abbigliamento a strati idoneo alla stagione, giacca impermeabile, occhiali da sole, cappellino, bastoncini, acqua (almeno 1,5lt), pranzo a sacco, alimenti energetici, kit pronto soccorso, protezione solare. OBBLIGATORIO: mascherina, gel disinfettante, torcia con batterie di ricambio, fischietto di emergenza, giacca a vento o anti pioggia, telo termico, tessera CAI.
Obbligo del partecipante: essere puntuale all’appuntamento. Essere fisicamente preparato ed in possesso di abbigliamento ed attrezzatura adeguata all’escursione. Attenersi scrupolosamente alle disposizione impartite dal responsabile o referente, non abbandonare il sentiero ed il gruppo se non espressamente autorizzati, nonché collaborare per la migliore riuscita dell’escursione.
Descrizione percorso: Percorreremo la bellissima costiera del Gargano da Vieste verso Peschici, uno dei tratti di costa più belli del Mediterraneo. Faremo il giro dei Trabucchi alla scoperta della più antica tradizione marinara, tra antiche torri di avvistamento e questi giganti di legno, frutto dell’ingegnosità dei pescatori di un tempo. Secondo gli storici la pesca attraverso pali conficcati nelle bianche rocce, che hanno dato origine ai trabucchi, risale ai Fenici. Ove possibile visiteremo alcuni di queste piattaforme protese sul mare, caratteristiche della costa garganica, ma anche molisana e abruzzese. I trabucchi sono tutelati come patrimonio monumentale dal Parco Nazionale del Gargano. Partiremo dal trabucco di San Lorenzo, che sorge a nord del centro abitato di Vieste, funzionante anche se non più in attività. Sulla punta del promontorio di San Lorenzo, è possibile visitare una chiesa risalente all’anno mille. Con un percorso suggestivo che si snoda sia su spiaggia, che su scogliera – è richiesto buon equilibrio e passo sicuro, possono essere d’aiuto i bastoncini da trekking – raggiungeremo il trabucco Molinella a fianco della spiaggia omonima, poi il Trabucco di Porticello, che sorge alla fine del promontorio di Porticello ove vi è anche una delle caratteristiche torri di avvistamento risalenti al XVI secolo. Infine visiteremo i trabucchi di Punta Lunga e quello all’inizio di Spiaggia Scialmarino. Per chi volesse dedicare meno tempo al mare, proseguendo sulla spiaggia di Scialmarino per circa un kilometro, all’interno si può visitare il Santuario di Santa Maria di Merino. La piccola bianca chiesetta, dall’enorme valore per i fedeli Viestani, è un pregevole esempio di chiesa rurale Pugliese, tipico delle campagne del mediterraneo. La tradizione collega la costruzione della cappella al ritrovamento, sulla spiaggia poco distante, della statua lignea raffigurante la Vergine Maria. La parte centrale del santuario è la più antica (sec. XI-XII) e si innesta sui residui muri di una antica villa o santuario di epoca romana ed è circondata dai resti archeologici, le altre cappelle sono state costruite successivamente (1831-1861-1909). Secondo la tradizione, il luogo del santuario coinciderebbe con il sito della “antica città di Merinum” Il percorso del ritorno è lo stesso dell’andata.
Approfondimento: Nella zona San Lorenzo, a non molta distanza dal I trabucco del nostro giro, in località “Defensola”, nel 1981 è stata scoperta una grande miniera di selce che gli studiosi non hanno esitato a definire come “la più importante d’Europa”. Una miniera preistorica per l’estrazione della selce. Tale struttura mineraria, esplorata in minima parte, ha dato alla luce vari materiali importantissimi per studiare il neolitico: picconi da miniera, lucerne di pietra, punteruoli d’osso e vasi in ceramica. La ceramica permette di datare questo impianto minerario fra il VII e il VI millennio avanti Cristo. Questa miniera fa parte di un distretto minerario di grandi dimensioni purtroppo chiuso al pubblico.